L’allenamento fisico nei dilettanti

L’allenamento fisico nei dilettanti

Il quindicesimo libro della collana Gli Indispensabili è dedicato a tutti coloro che lavorano proprio in questo ambito. Abbiamo incontrato gli autori, tre firme d’eccezione, per saperne di più.

Questo mese presentiamo il libro numero 15 della nostra collana Gli Indispensabili. Il volume, dal titolo L’allenamento fisico nei dilettanti, porta due firme d’autore: il direttore della rivista Ferretto Ferretti e Francesco Perondi, attuale componente dello staff di Pioli. Ad affiancarli una terza figura, giovane ma con esperienze sia in Serie C e D come preparatore, Andrea Bernasconi.

Scopriamo con loro i contenuti, partendo dall’ideatore di tutta la collana, il direttore de Il Nuovo Calcio Ferretto Ferretti.

Ferretto Mar18Direttore, perché questo libro?
«Perché ritengo sia la conclusione di un percorso personale. È il risultato di anni di lavoro sul campo, sulla rivista e poi nelle aule di Coverciano. Proprio quest’ultima esperienza mi ha fatto comprendere come nel mondo dilettantistico vi sia la necessità di fare chiarezza per quanto riguarda l’allenamento fisico. Inoltre, questo testo segue e, in qualche modo completa il volume “L’allenamento fisico nel calcio”, scritto nel 2010 con, fra gli altri, il compianto Enrico Arcelli, probabilmente il testo più venduto dalla nostra casa editrice. Se il primo si rivolgeva in modo specifico ai preparatori, questo riguarda in primis i tecnici.»

Vi rivolgete agli allenatori, ma il titolo parla di allenamento fisico, ci può spiegare meglio?
«La mission è quella di dare ai mister delle indicazioni per allenare anche da soli la squadra. Come ricordo sempre ai corsi, il tecnico deve essere indipendente e in grado di gestire in toto i propri giocatori. Non può essere solo un tattico, ma deve saper lavorare anche sulle qualità fisiche degli elementi in organico. Per di più, non sempre si ha la possibilità in questi ambienti di circondarsi di uno staff completo. Comunque, questo volume è utile anche ai giovani preparatori che si affacciano a questo mondo e vogliono iniziare un proprio percorso; un punto di partenza, con concetti semplici e chiari, che portano alle prime conoscenze di base.»

Non ha affrontato questo percorso da solo, giusto?
«Esatto, al mio fianco ho voluto due persone diverse tra loro, per esperienza ed età, che potessero rendere il più completa possibile l’opera. Una è Francesco Perondi, che da più di trent’anni lavora come preparatore atletico ed è specializzato nell’ambito della forza e della prevenzione. Inoltre, collabora con me ai corsi di Coverciano. L’altra è Andrea Bernasconi, che ha portato l’entusiasmo tipico dei giovani e un punto di vista diverso. Difatti, sebbene abbia solo 26 anni, ha già maturato una discreta esperienza.»

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L’intervista completa sul numero di giugno: in edicola e disponibile anche attraverso abbonamento cartaceo o digitale

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