Le situazioni semplici con i piccoli

Le situazioni semplici con i piccoli

Alcune riflessioni per analizzare le motivazioni per cui è opportuno lavorare sulle situazioni di gioco anche coi bambini più piccoli. Le proposte pratiche.

Quando si allenano i bambini più piccoli dell’attività di base il dubbio di diversi allenatori è quello di inserire nella propria programmazione le si- tuazioni semplici di 2>1 e 2>2, in quanto si rischia di sfociare in esercizi di “tatticismo” troppo difficili per queste età. Il pericolo nel quale si può incorrere è che la libertà del bambino, che si esprime nella fantasia di una finta e di un dribbling nell’1>1, venga limitata quando sono presenti altri compagni. Il dubbio è proprio questo: un eventuale lavoro sulle situazioni semplici può essere un modo per far esprimere la creatività dei bambini oppure no? E soprattutto, se la risposta è positiva, perché potrebbe essere utile agire in tale direzione? Proveremo a rispondere a queste domande spiegando alcuni aspetti favorevoli di queste esercitazioni, che ci permettono di riflettere sul tipo di intervento da attuare coi Piccoli Amici e i Primi Calci.

Perché sono utili
Per un’analisi ad ampio spettro sul tema, bisogna prendere in considerazione i vari aspetti che possono essere coinvolti: psicologici, regolamentari e tecnico-tattici. Durante questo periodo di crescita, dai 6 ai 12 anni, i bambini iniziano a sviluppare un pensiero più logico e maturo. La capacità logica, infatti, progredisce grazie allo sviluppo di nuove operazioni mentali: il bambino è ancora legato a esperienze specifiche, ma è in grado di compiere manipolazioni mentali e fisiche.

Scopri di più sul numero di luglio: in edicola e disponibile anche attraverso abbonamento cartaceo o digitale

Articoli correlati

Le minipartite

Un valido strumento per perseguire obiettivi che vanno dagli aspetti tecnici a quelli percettivi. Le variabili per modificare le finalità. Coinvolgere tutti, ridurre i tempi “morti”, aumentare il rapporto con la palla, garantire alta intensità, differenziare le proposte, incuriosire, stimolare, emozionare… Sono alcuni esempi di obiettivi primari e dall’apparenza scontata che non sempre si riescono […]

Giochi di guida e sensibilità

Squalo e pesciolini I giocatori rossi (pesciolini) devono correre nello spazio liberamente con l’obiettivo di fermarsi all’interno del cerchio posto alle spalle dell’elemento blu (squalo), che avrà il compito di prenderli per eliminarli (situazione 1). La medesima proposta può essere eseguita con il pallone (situazione 2) con vari tipi di conduzione (figura 1).

Torniamo alla tecnica

La gestione sopraffina del pallone rappresenta un indubbio vantaggio per il giocatore di qualsiasi livello. I vantaggi di agire in tale direzione fin da piccoli e la progressione di attività. Le migliori prestazioni delle squadre più forti di sempre non sono esclusivamente dovute al loro collettivo, alla preparazione atletica e a una buona impostazione tattica. […]

La visione globale

Il lavoro secondo princìpi di gioco nel settore giovanile: la sua importanza e come agire al meglio per insegnare ai propri giocatori a osservare il contesto di gioco prima di ricevere palla. Programmare l’attività da svolgere con la propria squadra è una condizione necessaria (ma non sufficiente) per offrire ai propri giocatori una valida e […]