Una Juve a metà, non può bastare

Una Juve a metà, non può bastare

Vince il Lione 1-0. E questa non è certamente una buona notizia, come non sono una buona notizia i 25’ giocati dalla squadra di Sarri tra il 20’ del primo tempo e la fine della prima parte di gara.

Meglio il secondo tempo, nel quale la Juve è parsa più concentrata e decisa a puntare la porta, anche se il meglio lo si è visto quando Sarri ha sostituito Pjanić non ancora al meglio, inserito Ramsey e, soprattutto spostato Bentancur nel ruolo di regista. L’ingresso di Higuain al centro dell’attacco, con Dybala (forse il migliore) largo a destra al posto di Cuadrado è stato un altro passo verso i 20’ finali nei quali ai bianconeri è mancato solo il gol. Ronaldo ha iniziato bene, ma si è perso nel 3-5-2 del Lione che spesso ha abbassato i centrocampisti sulla linea dei difensori. Male Rabiot, impalpabili i 12’ di Bernardeschi.

Di certo, le domande che Sarri deve porsi non sono poche: cosa è accaduto tra il 20’ e il 45’? Perché la Juve è troppo spesso lenta, prevedibile e noiosa? Le paure dei tifosi, nel primo tempo si sono avverate tutte… la Juventus che domina senza fatica trequarti o forse più delle squadre del nostro campionato, non basta per vincere in Coppa. In Europa si gioca su ritmi differenti, la qualità di chi giunge agli ottavi di finale (ma anche di chi partecipa ai gironi) è naturalmente superiore a quella di molti avversari che si affrontano nel week-end.

La sconfitta per 1-0 è chiaramente rimediabile, come hanno mostrato gli ultimi 20’ di gara, però il risultato non fa piacere. Un po’ di malessere c’è: dopo la prima sconfitta con la Lazio (quella di Roma), qualcosa si è rotto. Cosa si sia rotto lo deve stabilire l’allenatore. Oppure la società.

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