La seduta dopo il match

La seduta dopo il match

La modulazione degli aspetti tecnico-tattici e fisici nella prima sessione dopo l’incontro disputato. Le proposte pratiche a secco e con palla.

L’allenamento di una squadra e di un calciatore sono composti da diversi aspetti. In una suddivisione generale ne possiamo considerare fondamentalmente due: quello tecnico-tattico e quello atletico. Non devono essere pensati però in forma distinta e separata, ma sono complementari e interdipendenti. Nella filosofia di lavoro e di conseguenza nella costruzione di un insieme di sedute è importante ricercare un punto di equilibrio tra queste componenti per avere una completezza di intervento. Gli aspetti tecnico-tattici e la ricerca dell’intensità, quindi, sono la base dell’allenamento e del gioco: avere la capacità di mantenerli efficaci per più tempo nel corso della gara (e della stagione) deve essere uno degli obiettivi principali da parte di un tecnico. Fermo restando che tutte le sedute di una settimana tipo, che siano 3, 4 oppure di più sono importanti in quanto tasselli della formazione di un giocatore e di una squadra, in questo articolo incentreremo l’attenzione sulla prima sessione dopo il match.

La situazione
I giocatori hanno vissuto un giorno di riposo completo. Si può lavorare efficacemente sulla capacità di protrarre gli sforzi attraverso l’allenamento delle qualità aerobiche, sia con mezzi “a secco” (aspetto atletico) sia con palla (aspetti tecnico-tattici e atletici specifici) per ricercare la completezza citata. Quelli con palla permettono di ricreare situazioni di gara reali, di far compiere al calciatore (modulando gli spazi) corse e tipologie di corse specifiche, anche a livello cognitivo, coordinativo e muscolare. I lavori “a secco” consentono di toccare parametri fisiologici, che agendo unicamente con il pallone non verrebbero sollecitati, di mettere in crisi un sistema per poi, col recupero, farlo tornare a valori superiori ai precedenti.

Questa infatti è la base della teoria dell’allenamento. Con i mezzi “a secco” si interessa la resistenza aerobica che sfocia nella potenza: questo aiuta a smaltire più velocemente l’acido lattico. Inoltre, calcolando opportunamente distanze, ritmo e volumi secondo i ruoli dei calciatori si può agire anche in forma specifica sulle sue peculiari caratteristiche. Ricordiamo, infine, che avere buone qualità aerobiche permette di recuperare prima dagli sforzi intensi e previene gli infortuni.

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