La marcatura preventiva

La marcatura preventiva

La lettura e l’interpretazione

Il calcio è un gioco di infinite variabili che non si possono valutare prima di una gara. Partendo da questo aspetto, il nostro obiettivo è ricreare in allenamento situazioni reali in modo da far prendere più decisioni possibili a ogni calciatore. Tutte le proposte pratiche, quindi, devono tener conto dei princìpi di gestione di un allenamento, che sono:

  • consapevolezza;
  • evidenza;
  • metodo;
  • semplicità e chiarezza;
  • principio delle “3 C” (“essere chiari, concisi e concreti”)
  • partecipazione attiva;
  • varietà e molteplicità;
  • adattamento.

Le esercitazioni

Possesso palla settoriale con transizione e marcature preventive

Per questa proposta utilizziamo 2 sistemi di gioco a confronto, un 3-5-2 contro un 4-4-2. All’interno di uno dei due settori si gioca un 5>3 a 2 tocchi, con la squadra nera che ha l’obiettivo di fare possesso palla a 2 tocchi, la blu può agire a tocchi liberi. Quest’ultima in inferiorità numerica all’interno dello spazio, se recupera palla deve trasmetterla al mediano opposto o alla punta opposta al settore dove si svolge l’azione (giocatori rossi). In tal caso, i calciatori neri nello spazio opposto devono attuare le opportune marcature preventive (è infatti possibile uscire dalla propria zona).

Se il pallone arriva comunque ai due rossi e questi sono liberi di giocare in avanti, i blu eseguono una transizione attaccando 8>3 + 3 elementi in ripiegamento la porta avversaria. I giocatori che partecipano a tale azione sono tutti gli uomini blu nei settori più gli esterni bassi (ad esempio). I difendenti sono i tre difensori neri del 3-5-2, i 2 esterni di centrocampo e un play). Se invece il mediano o la punta opposta (elementi rossi) sono impossibilitati a ricevere, si trasmette la sfera sulla linea difensiva e si imposta un attacco manovrato 10>6 (tutti i blu contro i 6 neri indicati in precedenza). La squadra nera, a palla persa, deve tentare l’immediato recupero; se vi riesce cerca di finalizzare a rete contro i 2 difensori centrali blu (figura 4).

Con questa esercitazione abbiamo posto dei problemi alle due squadre (gli obiettivi principali): per i neri (oltre al possesso) è la finalità è quella di concedere la transizione manovrata piuttosto che la rapida. I blu, al contrario, devono cercare di ripartire velocemente in superiorità numerica. L’idea infatti è quella di non dare soluzioni prestabilite ai giocatori, ma proporre situazioni che devono essere lette e interpretate dai calciatori. Ecco che come sotto-obiettivo c’è l’azione ritardatrice che può essere effettuata attraverso un pressing immediato e togliendo la possibilità di appoggio ai calciatori più vicini oppure attraverso un temporeggiamento con ripiegamento e recupero di spazio alle proprie spalle. Sono i calciatori i protagonisti di tutto e devono essere messi in condizione di comprendere i problemi che il gioco evidenzia e di risolverli.

Possesso palla 5>5 + 2 jolly

In un campo di 35 x 25 metri si sviluppa un possesso palla bidirezionale con meta a tocco libero e con obbligo di giocare palla rasoterra. Si può superare l’avversario solo con il dribbling. I due giocatori jolly, uno per la squadra nera e uno per la blu, sono solo giocatori difensivi che danno copertura a chi subisce l’uno contro uno (figura 5). Anche in questo caso il nostro pensiero rivolto all’allenamento è quello di non dare soluzioni prestabilite, ma di dare un problema che va risolto.

Autore: Agenore Maurizi. Hanno collaborato alla stesura dell’articolo Biagio De Domenico e Marco Scappatura.
Foto: Italyphotopress.


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