Le palle ferme difensive

Le palle ferme difensive

Gli aspetti da curare nel periodo d’inizio stagione per organizzare la fase di non possesso su palla inattiva. I concetti che vengono prima della dislocazione in campo dei calciatori.

Il precampionato è da sempre utilizzato per creare un sistema equilibrato di squadra in cui i singoli elementi, con l’aiuto dell’allenatore e dello staff, dovranno trovare quell’empatia essenziale per la risoluzione delle problematiche che andranno ad affrontare lungo il tortuoso percorso stagionale. Per quanto riguarda il discorso legato alle palle inattive, dopo aver parlato a luglio di quelle offensive, ora incentriamo l’attenzione sulle “difensive”, che – tra i diversi aspetti da tenere in considerazione – sono fondamentali per il rapporto intrinseco di responsabilità tra i diversi elementi dell’undici.

Prima di decidere la strategia tattica con la quale affrontare la squadra avversaria, ad esempio su un calcio d’angolo difensivo o su una punizione laterale, dobbiamo lavorare sui singoli e sulle loro relazioni durante una situazione del genere. E la responsabilità che ciascuno deve assumersi deve essere perseguita anche con specifici allenamenti.

È importante rimarcare questo concetto, perché all’interno di una semplice situazione difensiva su palla inattiva “contro” ritroviamo valori strutturali essenziali per il singolo; valori di tipo:
oordinativo;
cognitivo;
socio-affettivo;
emotivo-volitivo;
mentale.

Quante volte abbiamo visto giocatori non saltare in un duello aereo o perdere la marcatura su un calcio d’angolo a sfavore?

Ecco che la difesa a zona può fare al caso nostro. O al contrario, potremmo avere in rosa bravi marcatori, ma poco reattivi sullo stacco da fermo: conviene in tal caso lavorare uomo contro uomo. E se avessimo in organico elementi con entrambe o più caratteristiche utili a questa situazione? Meglio ancora! Potremmo sfruttare le soluzioni in contrapposizione alle attitudini avversarie o mixarle insieme in una zona mista.

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