Il “miracolo” di Carlo

Il “miracolo” di Carlo

L’analisi tattica di Giovanni Galli verte sul Napoli di Carlo Ancelotti, che ha saputo rispondere alle perplessità iniziali come solo un tecnico fra i migliori in circolazione avrebbe saputo fare. Perché dopo la partenza di Sarri erano sorti dubbi sul fatto che il club partenopeo sarebbe stato in grado di ripetersi a questi livelli. Ancelotti, però, è stato bravo a mantenere immutati i princìpi instaurati dal tecnico precedente, nonostante il cambio di sistema di gioco dovuto, soprattutto, alla partenza di Jorginho.

E il 4-4-2 utilizzato sta esaltando ancor di più elementi già imprescindibili in precedenza, come Koulibaly e Allan. Ad Hamsik, invece, è stato chiesto di abbassare il suo raggio d’azione, così come avvenuto con Callejon: la pericolosità e l’importanza dei due, però, non sono cambiati affatto. Infine, il reparto avanzato. I due uomini di punta restano gli stessi della passata stagione, Mertens e Insigne. Se il primo però ha visto cambiare di poco il suo modo di giocare, un salto di qualità ulteriore lo ha fatto il napoletano. A Sarri lo scudetto è sfuggito per pochissimo, che possa essere Carlo a… compiere il “miracolo”?

Articoli correlati

Intervista a… Francesco Perondi

Il vice-presidente AIAC, componente preparatori atletici, racconta quanto fatto nel biennio 2018-20 dopo la nascita di quella che possiamo chiamare la Casa dei Tecnici. Preparatore atletico professionista dal 1986. Docente al Settore Tecnico di Coverciano. Preparatore della Nazionale italiana femminile. Francesco Perondi non ha certo bisogno di presentazioni. Nel mondo del calcio, e dell’allenamento fisico […]

Vincenzo Italiano e lo Spezia

È stato l’artefice di una incredibile e spettacolare promozione in Serie A con lo Spezia, e Vincenzo Italiano è partito proprio da quelle emozioni, nel giro della città con il bus scoperto, a raccontarsi al nostro Luca Bignami.

Intervista a… Gianfranco Zola

In Inghilterra è conosciuto come “Magic Box”, soprannome affibbiatogli quando ancora calcava i campi da calcio. In Italia è ed è stato un’icona del calcio sardo e non solo. Smesse le scarpette, è diventato allenatore guidando in prima persona diverse squadre, ma anche facendo il vice due anni fa di Maurizio Sarri al Chelsea e […]