Tre ottavi insipidi

Tre ottavi insipidi

Passano Polonia, Galles e Portogallo, ma la sensazione è quella di aver a lungo pasteggiato con pietanze insipide. Ora vediamo se Francia, Germania e Belgio faranno il loro e soprattutto, come lo faranno. Archiviati i primi tre ottavi di finale, con la quasi certezze che le partite della domenica non offrano particolari tranelli per le favorite (Eire, Slovacchia e Ungheria non sembrano all’altezza degli avversari), puntiamo l’attenzione su ciò che più ci sta a cuore: Italia-Spagna, di lunedì alle 18.00.

Non ci sarà Candreva, lo ha ufficializzato la Federcalcio, al suo posto Florenzi, c’è solo da stabilire se giocherà a destra o a sinistra, perché l’altro esterno sarà Darmian (altro elemento in grado di ricoprire il ruolo di esterno destro o sinistro). Antonio Conte, che aveva bocciato Darmian dopo la partita con il Belgio, sembra intenzionato a riabilitare il giocatore del Manchester, con conseguente panchina per De Sciglio, mentre El Sharaawy è ritenuto troppo offensivo per partire dal primo minuto.

In conferenza stampa si è presentato Andrea Barzagli, 35 anni. Prima ha parlato della sua carriera e della Juventus, poi è entrato nello specifico: «Siamo brutti e sporchi, non ce ne vergogniamo». Ha ragione Barzagli: la Spagna è bella, gioca un calcio propositivo, ha un tasso tecnico superiore al nostro e va in porta dopo una fitta ragnatela di passaggio, noi no… Noi no: preferiamo colpire in contropiede e smarcare l’uomo davanti al portiere con un lancio, magari di trenta metri e per giunta di un difensore.

Siamo “brutti e sporchi” lo sappiano gli spagnoli che nel 1983, prima della finale del campionato europeo di basket (si giocò in Francia, a Nantes), andarono in conferenza stampa a dire che: “Gli italiani palpano”, in riferimento alla difesa fisica voluta da Sandro Gamba. Quel giorno Antonio Diaz Miguel, mitico commissario tecnico spagnolo, firmò la sconfitta della sua squadra. E soprattutto, prima di ogni partita con la Spagna (vi lasciamo scegliere sport) ci piace ricordare che siamo “brutti e sporchi” e se serve “palpiamo”.

Tre cose che danno tremendamente fastidio alle “Furie Rosse”.

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