Stefano Bellinzaghi: allievi, costruire e finalizzare il gioco

Stefano Bellinzaghi: allievi, costruire e finalizzare il gioco

L’intervento del mister delle giovanili del Milan (aula e campo) ha incentrato l’attenzione sulla categoria Allievi e su come e perché impostare un gioco manovrato.

Stefano Bellinzaghi, allenatore del vivaio del Milan dalla passata stagione, da numerosi anni nel mondo professionista, nello specifico nelle categorie Allievi e Giovanissimi (è stato prima all’Inter e poi al Cagliari), al nostro Master dedicato ai giovani ha analizzato, sia in aula sia in campo, come è possibile impostare la fase di possesso nelle fasce agonistiche, in particolar modo con gli Allievi. Le sue prime parole però hanno voluto ricordare la strada percorsa finora, dai campi della periferia milanese, con l’intento di sottolineare il fatto di non “fermarsi” mai, di mettersi in gioco e di aggiornarsi e confrontarsi in ogni momento. Anche e soprattutto con il proprio vicino “di banco”, proprio… «Quello seduto accanto a voi in quest’aula. 

La sala è pienissima, tutti voi venite da contesti dif- ferenti, ecco perché è efficace parlare, dialogare per vedere come si può formare nel modo migliore un giovane calciatore sotto tanti punti di vista. Ragionando insieme e trovando l’abito più giusto per i propri ragazzi.»

Questione di stile
In base alla mission della società (che un allenatore non deve mai trascurare) e alla categoria assegnata, il mister deve ercare lo stile di gioco più formativo per i propri uomini, in base anche alle loro caratteristiche. Le modalità principali d’azione del proprio undici possono essere collegate prevalentemente a:
difesa della porta;
recupero della palla;
gioco profondo e lavoro sulle seconde palle; sfruttamento dei giocatori più importanti a disposizione;
strategia sugli avversari;
manovra.

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