A ogni età il suo apprendimento

A ogni età il suo apprendimento

Per l’allenatore di settore giovanile è fondamentale conoscere quali sono le fasi sensibili di ogni giocatore per modellare le corrette esercitazioni. Una sintesi della situazione dei giocatori secondo la loro età.

Èsempre più frequente vedere, sui campi di periferia e non, tanti allenatori chiedere a bambini e bambine di varie età di rispondere a problemi di tipo cognitivo e/o motorio durante gli allenamenti. Per fare questo, è determinante interrogarsi prima su quali siano le tappe evolutive corrette e quindi dove si collochino in ogni momento della loro crescita tutti quei giocatori e quelle giocatrici di cui parliamo.

Dal punto di vista sia cognitivo sia biologico, però, faremmo un grosso errore a pensare che l’età sia l’unico riferimento da prendere in considerazione; è evidente che ognuno di noi è differente dagli altri e matura con i propri tempi. Per questo, chi lavora con soggetti in via di sviluppo deve tenere a mente le linee guida generali, divise per età, ma poi deve essere abile a modificare e adattare gli insegnamenti in base alle caratteristiche di ogni individuo. 

Il percorso
Analizziamo prima il processo dell’apprendimento motorio. La tabella delle fasi sensibili di Martin ci aiuta a capire quando è il momento di interessare una capacità specifica in riferimento all’età del soggetto. Sappiamo che le capacità coordinative, le più relazionate all’apprendimento motorio, aumentano la loro efficacia se insegnate e praticate tra i 7 e i 12 anni di età. Per quanto riguarda invece lo sviluppo cognitivo abbiamo a che fare con un continuo e costante accrescimento con il passare del tempo. Da qui la difficoltà di lavorare con soggetti che vivono da un lato il crescere costantemente per raziocinio, pensiero complesso, strutturizzazione mentale e dall’altro l’apprendimento motorio, che ha in un determinato periodo delll’infanzia il suo picco e poi scema a poco a poco.

Scopri di più sul numero di aprile: in edicola e disponibile anche attraverso abbonamento cartaceo o digitale.
Per info: serviziolettori@sportivi.it

Articoli correlati

Tutto sulla marcatura

Una capacità, talvolta trascurata nel settore giovanile, che va assolutamente allenata. Le proposte pratiche, il duello e il marcamento di un calciatore senza palla. È ormai ben chiaro che le abilità tecniche non siano l’unica componente che determina la prestazione del calciatore. Al fianco di calciatori come Neymar, Coutinho, Messi e Ronaldo, per citare alcuni […]

La visione globale

Il lavoro secondo princìpi di gioco nel settore giovanile: la sua importanza e come agire al meglio per insegnare ai propri giocatori a osservare il contesto di gioco prima di ricevere palla. Programmare l’attività da svolgere con la propria squadra è una condizione necessaria (ma non sufficiente) per offrire ai propri giocatori una valida e […]

Ball mastery, il dominio della palla

Quanto conta per un giocatore avere una padronanza assoluta nella gestione del pallone. La tecnica di ball mastery e le strutture da utilizzare. All’interno dello speciale “Settore Giovanile” avevo iniziato a trattare l’argomento relativo al “dominio” del pallone nell’articolo “Diamo del ‘tu’ alla palla”. La maestria nel gestire l’attrezzo, infatti, a qualsiasi livello, deve essere […]

Allenate la percezione

Perché è importante andare oltre al “giocatore pensante”. La percezione delle informazioni, la lettura corretta di queste e l’attuazione di comportamenti efficaci e funzionali al contesto di gioco Sovente l’obiettivo dichiarato da numerosi allenatori e responsabili di settore giovanile è quello di formare “giocatori pensanti”. Se ogni calciatore, però, durante una partita dovesse pensare all’azione […]