La difesa dispari

La difesa dispari

La fase di non possesso per le squadre che si schierano con tre o cinque uomini in difesa. I movimenti e gli adattamenti necessari per lavorare al meglio.

Nel campionato italiano degli ultimi anni, dopo un periodo monopolizzato dalle difese a quattro giocatori, molte squadre hanno ricominciato ad adottare la soluzione che prevede tre centrali coadiuvati da due esterni.

Prima dell’introduzione sistematica e codificata della difesa a zona, che al di là di qualche sparuto e improvvisato tentativo precedente, possiamo fare coincidere con l’avvento di Arrigo Sacchi al Milan nel 1987, il sistema 5-3-2 era stato il naturale passaggio tra il calcio con marcature a uomo totale e una zona mista, che vedeva una marcatura a uomo sulle due punte, un libero che lavorava sempre in “diagonale di copertura” e due esterni (talvolta fluidificante e ala) che si abbassavano in fase di non possesso, ma erano liberi di sganciarsi in attacco una volta riconquistata la palla.

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