3 DOMANDE A…VINCENZO VIVARINI, ALLENATORE DEL TERAMO

3 DOMANDE A…VINCENZO VIVARINI, ALLENATORE DEL TERAMO

Vincenzo Vivarini è l’allenatore che lo scorso anno, centrando il terzo posto, ha portato il Teramo dalla Seconda Divisione della LegaPro alla Lega Pro unica. E, quest’anno, ha compiuto il vero capolavoro: il Teramo l’anno prossimo giocherà in Serie B!

Mister, complimenti! In parecchi avevano investito molto più di voi! Ascoli, Pisa..
«E’ vero! Noi arrivavamo da un’ottima stagione e in estate non abbiamo acquistato giocatori con un passato in Serie B, ma abbiamo puntato su elementi che conoscevamo, giocatori che volevano riscattare un’annata difficile. Volevo giocatori integri, con voglia di sacrificarsi. Giustamente era importante non sforare il budget.»

E cosi è stato?
«Abbiamo puntato sul progetto che era iniziato nella stagione precedente, su giocatori freschi fisicamente, pronti a sacrificarsi. Partita dopo partita siamo migliorati e abbiamo acquisito sempre più autostima. Questo ci ha permesso di centrare un traguardo storico: Teramo non era mai stata in Serie B. Abbiamo uno stadio bellissimo, fondo in sintetico e senza la pista.»

In Serie B che squadra vedremo?
«Non si deroga. Ancora una volta punteremo su elementi freschi, serviranno certamente innesti di qualità, ma il talento non è sufficiente, perché in Serie B c’è da correre e lottare fino al 90’ e oltre. Questo è un campionato che seguo (Vivarini, ex attaccante, in B ha giocato con il Cosenza e ha lavorato a Pescara), serve attenzione e concentrazione, è un campionato importantissimo per i giovani che vogliono migliorare, fare esperienza e puntare alla Serie A. E allo stesso tempo è una vetrina importante anche per i giovani allenatori…»