Quando eravamo i re

Quando eravamo i re

Ferretto Ferretti

Editoriale de Il Nuovo Calcio n. 354 (Agosto 2022)

Abbiamo messo la nostra storia in copertina. O almeno una parte di questa. Ciascuno di noi si ricorda dove si trovava quando Paolo Rossi ha superato Schumacher. Con la sua rete seguita dall’urlo di Marco Tardelli e dalle braccia al cielo di Spillo Altobelli. Io ad esempio ero militare, allievo carabiniere per la precisione. A Torino. E le emozioni provate allora riemergono ogni volta che mi capita di riguardare immagini, filmati di quel periodo. Cosa successa qualche giorno fa in occasione del quarantennale di quella vittoria.

Riflettendo, ho pensato di utilizzare un’immagine che rappresentasse quelle sensazioni nella copertina di questo numero, come auspicio per provare a tornare a quei livelli. Non solo per quanto concerne la sfera calcistica, ma più ad ampio raggio. Ricordo bene la situazione sociale e politica di quegli anni, dalla strage di Bologna a quelle di mafia, da una politica instabile a una condizione economica molto critica… forse un periodo assimilabile, per certi versi, a quello attuale. Difficile, con problematiche nella vita di tutti i giorni non di facile risoluzione. Allora ce l’abbiamo fatta, con lo spirito italiano che nelle difficoltà sa andare oltre l’ostacolo, con tutti che si rimboccavano le maniche: sia nella vita di tutti i giorni sia nel calcio eravamo diventati i numeri uno nel panorama europeo.

Infatti, dall’ottantadue in poi, Mondiale a prescindere, i club italiani segnavano la strada in campo internazionale. Eravamo un riferimento per l’intero movimento calcistico, tatticamente e fisicamente parlando, insomma il campionato più bello del mondo, coi campioni più affermati, in campo e in… panchina. Questo vogliamo tornare a essere. Per riuscirci bisogna partire dal basso, dai bambini, dai giovani, ai quali vanno aumentate drasticamente le ore di movimento e allenamento. Forse più del primo che del secondo, anche per colmare quel gap dovuto all’educazione fisica a scuola rispetto al resto del mondo: in Italia, ad esempio, dalla scuola materna alla fine delle superiori, gli studenti svolgono un terzo delle ore di “motoria/fisica” dei pari età degli altri Paesi europei.

Drammatico.

Questa è sicuramente una delle cause della situazione attuale del nostro movimento calcistico, altre sono analizzate sapientemente da Lele Adani nell’articolo di apertura di questo numero di agosto. Un numero in cui lo speciale precampionato delle categorie agonistiche la fa da padrone con oltre 30 pagine: interviste, aspetti legati alla comunicazione, esercitazioni, riflessioni, parte fisica per incominciare al meglio la stagione. Un nostro classico. Oltre a ciò, da non perdere la lettura dell’articolo su Telê Santana (tra l’altro nostro avversario nel 1982 con il suo Brasile, uno dei più forti di sempre) e la parte legata all’allenamento degli adulti, con scritti di tattica, di allenamento fisico (interessante ciò che dice Agostino Tibaudi nell’intervista di Matteo Callini), tutti utili nel periodo di preparazione precampionato.

Sfoglia il nuovo numero di agosto.

Foto: Italyphotopress.

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