Verso il Mondiale – L’uomo di Berlino

Verso il Mondiale – L’uomo di Berlino

Inizia in questo numero una serie di articoli che ci accompagnerà fino a giugno, quando giovedì 12 a San Paulo con Brasile-Croazia prenderà il via il Mondiale. Intervisteremo chi ha vinto il Mondiale in Germania e oggi ha chiuso la carriera da calciatore. Per primo abbiamo incontrato Fabio Grosso: segnò l’ultimo rigore contro la Francia. E non solo!

In riva al mare di Viareggio, poco prima di partire per il Sudafrica, fu Marcello Lippi a raccontare cosa successe in campo a Berlino al termine dei supplementari della finale mondiale con la Francia: “Mi venne incontro Del Piero, voleva calciare il quinto rigore. Gli dissi di no, perché secondo me i più affidabili devono tirare per primi. Alex doveva essere il terzo. Insistette e gli concessi il quarto penalty, ma non sapevo a chi affidare l’ultimo. In quei momenti, più della ragione contano le sensazioni, gli umori e incrociando lo sguardo di Grosso… “Vai Fabio, il quinto è tuo, sei l’Uomo della Provvidenza”. E non stavo esagerando: al 93’ sullo 0-0 si era procurato il rigore contro l’Australia e quattro giorni prima aveva segnato la rete del vantaggio alla Germania. Ero certo che avrebbe fatto gol, i segnali mandati dal “destino” erano tutti chiari!”. Dal rigore di Berlino sono trascorsi quasi otto anni e Fabio Grosso scherza: «Sai già tutto, allora posso andare…». Poi racconta: «Conoscevamo da giorni il pensiero del mister, voleva che inizialmente calciasse chi normalmente lo faceva nel club; infatti, Andrea (Pirlo, nda) fu il primo. Quando venne da me per dirmi che avrei tirato l’ultimo rigore, lo guardai e gli chiesi se era sicuro. Lippi mi disse di non preoccuparmi, che era convinto di aver fatto la scelta giusta».

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