Intervista ad Alberto Gilardino: Professione bomber

Intervista ad Alberto Gilardino: Professione bomber

L’attaccante del Genoa e della Nazionale vive per il gol e si butta senza paura su tutti i palloni che arrivano in area. Il segreto delle sue 170 e più reti, però, è anche nella serietà che mette in allenamento e nell’attenzione ai dettagli della vita quotidiana. Il sogno è la chiamata di Prandelli!

Alberto Gilardino è nato il 5 luglio 1982, proprio mentre si scriveva una delle pagine più belle del calcio italiano, perché quel 3-2 al Brasile che ci avrebbe spalancato le porte alla conquistata del terzo Mondiale è impossibile da dimenticare. E mentre il piccolo Alberto, quel lunedì, emetteva i primi vagiti nell’ospedale di Biella, nessuno poteva immaginare che ci sarebbe stato un filo che lo avrebbe legato a Paolo Rossi, “Pablito”, che impallinava in ogni modo Valdir Peres! Inutile girarci intorno: il “Gila”, come lo chiamano tutti, è un attaccante d’area di rigore, uno che sa sempre dove andrà la palla e proprio per questo spesso anticipa il difensore. I suoi 170 e più gol in Serie A gli hanno portato in dono la tessera di un club superesclusivo, quello dei primi 15 bomber della storia. Ma il giocatore del Genoa è anche l’attaccante in attività che ha segnato più di tutti in Nazionale; così il titolo di Campione del Mondo conquistato in Germania, l’ottima annata in rossoblù e le 19 reti in azzurro potrebbero valergli a giugno un biglietto aereo andata e ritorno (il più tardi possibile) per il Brasile.

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