Intervista a Manolo Gabbiadini

Intervista a Manolo Gabbiadini

Sinistro al volo
Punizioni centrali e conclusioni accentrandosi da destra, queste le specialità della casa di un attaccante mancino che a 15 anni era stato ceduto in prestito a una società dilettantistica. È uno dei giovani più interessanti della Serie A: con la Sampdoria sta dimostrando tutto il suo valore e il cartellino è in comproprietà con la Juventus.

Calcinate è una piccola località della bergamasca, che al nostro calcio aveva già fatto un enorme regalo: Pietro Vierchowod, difensore centrale, uno di quelli che gli attaccanti si sognavano anche la notte (e che a Genova, sponda Samp, amano ancora). Nel piccolo ospedale, un importante punto di riferimento della zona, è venuto alla luce un altro giocatore illustre: Manolo Gabbiadini, attaccante, più seconda che prima punta, dal sinistro potente e preciso. Quella che stiamo per raccontarvi, però è una storia che ha rischiato di non essere scritta, perché Manolo già da bambino aveva un tiro violento e “telecomandato”, ma era magro, tardava a crescere e il fisico non era da… Serie A. Così l’Atalanta, che lo aveva notato nel Bolgare, altra piccola località a est di Bergamo, lo aveva dato in prestito ad altre società della zona.

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