Metodologia. Settore giovanile – L’allenamento integrale

Metodologia. Settore giovanile – L’allenamento integrale

Una modalità operativa che mira a formare giocatori pensanti, capaci di risolvere i diversi problemi situazionali del gioco del calcio. Una progressione didattica con sei proposte consequenziali.

Più di 15 anni fa pubblicai, sul Nuovo Calcio e sul Notiziario FIGC, un articolo sulla metodologia che trattava dell’allenamento integrale. Oggi più che allora, con i cambiamenti in atto rispetto al “come” allenare, assumono un’importanza sostanziale i principi allora espressi. Riprendendo e rielaborando i contenuti di quel lavoro, possiamo partire dal concetto che il “muscolo principale” da allenare per formare un giocatore sia il cervello. Il calciatore deve utilizzare al meglio i fondamentali tecnici, tattici, fisici e le caratteristiche della personalità in situazioni acicliche, quindi variabili, influenzate dalla presenza di compagni e avversari (open skills). Un esempio? La differenza tra un freestyler e un calciatore, che applica intelligentemente la tecnica nella situazione in cui si trova. Un giocoliere, che lavora sulla sensibilità cinestesica e sull’automatismo, ripete individualmente i gesti tecnici senza applicarli al calcio. Non ha bisogno di allenatori e da solo effettua i numeri da esibire, trovando l’efficacia nella ripetizione. Da questa premessa sembrerebbe che la tecnica cosiddetta analitica, possa essere l’obiettivo più semplice da raggiungere in una programmazione. Ma…

L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di giugno in edicola o in abbonamento http://www.storesportivi.it/articoli/37/il_nuovo_calcio.html