LA SCUOLA SPAGNOLA

LA SCUOLA SPAGNOLA

Prima parte
Un week end di aggiornamento a Ceriale, in Liguria, è stato l’occasione di studiare come si lavora in Spagna da Javier Moran (Real Madrid) e Andres Carrasco (ha lavorato al Barcellona).

Il gioco del calcio tra ordine e caos: possiamo riassumere con queste parole l’introduzione dei due tecnici spagnoli, Javier Moran e Andres Carrasco, che si sono alternati sul campo e in aula proponendo esercitazioni e illustrando le principali modalità operative in Spagna. Infatti, il calcio è uno sport dinamico, in qualsiasi momento può accadere qualcosa che cambia ciò che accade sul campo. Quando si inizia a lavorare e si è in difficoltà, spesso, si cerca la ricetta più semplice, la si legge, la si guarda e… si copia. Invece, più studi calcio, più impari e più ti rendi conto che non puoi controllarlo. Per quanto si provi di lavorare sulle fasi di gioco, c’è sempre qualcosa di imprevedibile che mescola le carte. E se tenti di controllare troppo le dinamiche dell’allenamento, questo rimane decontestualizzato. La parola caos fa parte del gioco, l’elemento disordine va allo stesso ritmo dell’ordine. C’è qualcosa che si può, invece, controllare? Sì, il tempo dell’allenatore. La sua determinazione sta nell’investire il proprio tempo per vedere il calcio. La sua grandezza è il tempo, è capire il momento giusto per proporre un dato contenuto. E tutto passa attraverso il lavoro su se stessi! Allo stesso modo migliora l’allenatore e con il tempo pure il suo allievo. Per il talento donato da madre natura o per la fortuna di avere un buon allenatore? Forse per entrambi.

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