LA MOBILITÀ DEL TRONCO

LA MOBILITÀ DEL TRONCO

Come allenare in forma globale un aspetto della prestazione calcistica spesso sottovalutato.

Ogni gesto tecnico assume la sua massima armonia quando viene eseguito rispettando tutti i principi che lo caratterizzano. Affinché possa avvenire questo è necessario che il corpo riesca a muoversi con una certa libertà e ampiezza. Questa definizione può essere più facilmente racchiusa nel concetto di mobilità. In questo articolo prendiamo in esame una delle parti del corpo meno allenate nel calcio, ma che interviene in maniera determinante in numerose azioni, il tronco. Infatti, pensare che un tiro o un dribbling sia solo il frutto di una buona coordinazione degli arti inferiori è limitativo. Sappiamo bene quando sia importante possedere una struttura mobile perché i risultati di un gesto tecnico non sono solo l’espressione di una settorialità del corpo, ma rispecchiano sempre la globalità. L’attenzione sarà incentrata su alcuni semplici esercizi che coinvolgono, in particolar modo, le articolazioni e le strutture muscolari del tronco, appunto. Queste proposte, abbinate a quelle di allungamento classico (stretching, posture), possono mantenere i livelli di mobilità settoriali o limitare alcuni deficit (qualora ve ne fossero). Utilizzate prima dell’allenamento o anche lontano da questo, diventano un valido strumento per sollecitare le articolazioni della colonna e, in alcuni casi, anche l’intero sistema muscolare degli arti inferiori.

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