Juve, il giorno della verità

Juve, il giorno della verità

In conferenza stampa, davanti a cronisti italiani e stranieri, Massimiliano Allegri non si è sbilanciato né sul sistema di gioco, né sulla formazione e neppure sull’utilizzo di Dybala, perché con l’assenza di Douglas Costa serve “Qualcuno che possa alzarsi dalla panchina e dare una scossa alla partita”.

Allegri ha puntato su altro, secondo l’allenatore per recuperare lo 0-2 dell’andata sarà fondamentale l’atteggiamento: aggressività e spensieratezza. Insomma, agonismo e serenità perché non è detto che il gol del vantaggio o, meglio, della speranza arrivi subito. Ci sarà da stare tranquilli, la Juventus dovrà continuare a giocare e non dovrà arrendersi, perché alla fine sarà fondamentale non avere rimpianti.

L’Atletico all’andata ha giocato la partita perfetta, non ha rischiato nulla e ha annientato la Juventus a metà campo, creando nella ripresa cinque palle gol, concretizzandone due. A Torino ci sarà da contenere la sfuriata iniziale, soprattutto ci sarà da colpire in contropiede, perché Diego Costa è squalificato e con Morata e Griezmann, la palla va giocata bassa, in verticale. Con il vantaggio che le punte non daranno punti di riferimento alla difesa della Juve, che se dovesse comprendere anche Caceres oltre a Bonucci e Chiellini potrebbe variare a 3 o a 4 senza particolari scossoni. Per la Juve questa è la sera della verità, gli investimenti estivi era chiaro a tutti non dovevano servire a rivincere lo scudetto, ma a sollevare la Champions. Comunque, non a uscire agli ottavi.

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