Ancelotti, gli ottavi potrebbero non bastare

Ancelotti, gli ottavi potrebbero non bastare

Da Napoli fanno sapere che il passaggio del turno, pareggiando o battendo il Genk, potrebbe non bastare.

Aurelio De Laurentiis pare sia arrabbiatissimo per la prestazione di Udine. Il presidente per primo é conscio che non sia facile centrare ogni anno una delle prime quattro posizioni, ma un’emorragia di punti come in questo campionato gli pare inspiegabile.

Il Napoli, da tutti, era ritenuto l’anti-Juve. Ma ben presto la forbice con i bianconeri e l’Inter si é aperta, così come il divario con Roma, Lazio, Atalanta e pure Cagliari. E ora incombe pure il Milan!!!

La squadra ha fatto sapere che la rottura con Ancelotti é di varia natura: il 4-4-2 non é gradito, meglio il 4-3-3, scelto da Sarri… sebbene con le differenze dovute all’interpretazione dell’allenatore.

L’altra motivazione addotta dalla squadra riguarderebbe lo staff tecnico. Davide, il figlio di Carlo Ancelotti, non godrebbe della stima soprattutto dei senatori, dei leader dello spogliatoio. Un po’ come l’anno scorso al Bayern Monaco.

Di certo, questo Napoli é lento, prevedibile, scolastico. E ancora, a preoccupare De Laurentiis é anche la continua svalutazione dei suoi gioielli, giocatori che hanno perso almeno il 40% del loro valore.

La caccia é partita, il primo tentativo sarà fatto con Gasperini per un matrimonio da consumarsi in estate. Se arriverà il “si” servirà un traghettatore, magari Edj Reja. Altrimenti servirà un capo allenatore: Allegri declinerà l’offerta, Gattuso vorrà garanzie per il futuro, mentre Spalletti chiederà di rilevare il contratto dell’Inter (e magari di prolungarlo pure…)

Insomma, la crisi di novembre potrebbe presentare il primo conto da pagare.

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