Una storia particolare quella del tecnico della società siciliana: la sua avventura a Trapani è iniziata nel 2009, in Serie D. Ora, di promozione in promozione, per la seconda stagione consecutiva disputa il campionato di B. I segreti? Uno staff molto unito, l’attenzione agli aspetti psicologici e il desiderio di proporre un buon calcio.
Per Roberto Boscaglia e il Trapani, il 2014 doveva essere l’anno della prima salvezza, invece è stato molto di più: è stato un anno fantastico. Infatti, i siciliani nel campionato scorso sono sempre stati ben lontani dalle ultime posizioni, hanno carezzato a lungo il sogno play-off, e Matteo Mancosu con 26 gol ha vinto il titolo di capocannoniere della Serie B. E ancora, a fine dicembre, cioè in coincidenza del termine del girone di andata, il Trapani era settimo a 30 punti (con Virtus Lanciano e Pro Vercelli). Ma non è tutto, perché se consideriamo l’intero anno solare, ci sono altri numeri che fanno comprendere come questa sia una delle più belle realtà della nostra Serie B. Ad esempio, Roberto Boscaglia con 57 punti è il secondo allenatore della categoria per punti ottenuti e la squadra, con 65 gol realizzati davanti a sé ha solo il Carpi che ha segnato due reti in più. Ma chi è il “responsabile” del miracolo Trapani? In molti, come indiziato numero uno, indicano Roberto Boscaglia, allenatore che è sulla panchina dall’estate del 2009, quando la squadra era in Serie D.
L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di febbraio in edicola o in abbonamento http://www.storesportivi.it/articoli/37/il_nuovo_calcio.html
