La navetta australiana

La navetta australiana

Mattia Toffolutti 

I parametri di valutazione

La distanza maggiore percorsa, solitamente la prima, ci consente di conoscere la potenza lattacida del calciatore, mentre la capacità lattacida è data dalla media dei 6 step. Quest’ultima, moltiplicata per 100 e divisa per la miglior distanza percorsa, ci permette di trovare l’indice di performance. Con le prime squadre si avranno medie finali di 720-750 metri totali. Considerando che un buon lavoro di RSA si colloca su distanze dai 500 ai 700 metri, la proposta è assolutamente efficace anche in termini di allenamento. Infatti, può essere sfruttata anche sotto forma di training, portando il recupero da 35’’ a 1’; in tal modo, si lavorerà per 9’ totali con un minor decremento tra le singole prove. Nella tabella A i risultati di questo allenamento svolto da una squadra professionistica di Serie A italiana. Scegliendo questa proposta, in modo indiretto, si possono confrontare le varie caratteristiche dei giocatori. Chi ha ottime capacità metaboliche, certamente percorrerà molta “strada”, ma anche chi è ben coordinato dal
punto di vista dell’esecuzione dei cambi di direzione e con capacità neuromuscolari importanti, potrà ottenere risultati interessanti (tabella B e figura 4 – risultati di due giocatori di rugby). È lampante, tuttavia, come la motivazione a eseguirlo al massimo sia fondamentale; in caso contrario, qualsiasi strumento, anche il più tecnologico, sarebbe inutile.

i risultati del test "navetta australiana." di una squadra di Serie A.
Tabella B e figura 4 con i dati della navetta australiana eseguita da due giocatori di rugby.

Consigli pratici

Per essere efficaci come tecnici e preparatori si consiglia di:

  • inserire il test nella programmazione a stagione iniziata, quando i giocatori sono condizionati anche dal punto di vista muscolare, visti i molti cambi di direzione richiesti;
  • effettuarlo in una settimana in cui non si disputano incontri (il mercoledì può essere la giornata ideale);
  • valutare sempre le condizioni meteorologiche e il luogo in cui lavorare per mantenerli simili durante le sessioni di verifica nel corso della stagione agonistica;
  • farlo svolgere a prime squadre e undici di settore giovanile, non sotto gli Allievi comunque. A riprova dell’efficacia della proposta nella tabella C e nella figura 5 i risultati della navetta australiana svolta da una squadra Juniores provinciale dilettante (ringrazio immediatamente mister Paolo Turri per i dati forniti);
  • proporlo anche nel settore femminile; alcuni studi hanno dati buoni riscontri anche se le “metrature” finali erano diverse;
  • utilizzarlo come lavoro nella seduta per i giocatori squalificati o che non giocano la domenica; è un esercizio alternativo, che stimola in modo particolare la parte metabolica e quella neuromuscolare;
  • eseguire, dopo la navetta australiana, 4-6’ di corsa a “S3” intorno al campo per facilitare lo smaltimento del lattato e completare la parte atletica della sessione;
  • optare, nella fase di riscaldamento pre-test, per esecuzioni di prova al 50-60% dell’intensità per attivarsi in maniera specifica;
  • dare un’occhiata a youtube, per vedere lo svolgimento (basta digitare navetta australiana).
Tabella C

Foto: Michele Tusino.

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