L’attacco della porta tra strategia e intuizione

L’attacco della porta tra strategia e intuizione

Matteo De Biaggio

Per un efficace attacco della porta i movimenti dell’attaccante verso la stessa e la conoscenza dei propri compagni sono aspetti fondamentali. Diversi esempi pratici e alcune esercitazioni per lavorare in questa direzione.

In questo articolo incentreremo l’attenzione sulla fase di possesso e andremo ad analizzare una particolare tipologia di smarcamento legata all’occupazione dell’area di rigore per ottimizzare al meglio lo sviluppo del proprio gioco laterale. Col termine attacco della porta chiameremo quindi i movimenti che portano i giocatori a capire come ricevere un cross o un traversone laterale per finalizzare a rete. Come per tutte le tipologie di smarcamento, il primo aspetto da considerare è inerente alle possibilità di gioco del possessore.

Infatti è fondamentale comprendere cosa può fare il proprio compagno col pallone nei piedi: riesce a vedere una possibile zona di destinazione della palla oppure ha unicamente l’opportunità di crossare perché marcato e quindi senza la presa di visione di ciò che succede in area? La risposta a questa domanda determina parecchi dei movimenti che si andranno poi a compiere: nel primo caso si può essere efficaci nel posizionarsi per ricevere, nel secondo è necessario pure intuire la tipologia di cross. In tal senso risulta opportuno associare, oltre alle possibilità del possessore, anche le sue qualità tecnico-tattiche, come per esempio il proprio piede forte e le sue intenzioni.

I fattori caratterizzanti

Ci sono giocatori che appena hanno uno spazio per crossare lo fanno, altri che preferiscono l’1>1, altri ancora prediligono rientrare e sterzare verso il centro del campo. Sono tutte informazioni che prima di decidere quale movimento attuare sono da considerare attentamente.

In relazione al possessore poi si possono ricavare molti altri fattori da tenere in conto come:

  • il tempo di cross, che può dipendere dal fatto che il calciatore gestisca una palla di prima o dopo un controllo oppure ancora da uno sviluppo di 1>1;
  • l’altezza di campo, dalla quale viene effettuato il cross e quali spazi possono essere maggiormente efficaci;
  • la disposizione della linea avversaria, che può essere statica o dinamica. Può risalire, scappare oppure “restare”. In quest’ultimo caso può aver lasciato qualche spazio opportuno da attaccare;
  • le intenzioni della difesa, che può marcare a uomo oppure a zona; soprattutto occorre controllare come si comporta l’elemento difendente più vicino al pallone (primo uomo);
  • la regola del primo compagno, ovvero le relazioni tra i diversi giocatori offensivi. Infatti, è indispensabile intuire in che modo il giocatore più vicino alla palla si muove per non occupare gli stessi settori. Questo calciatore è responsabile della sua azione, ma influenza successivamente quella dei compagni;
  • il posizionamento sul punto cieco del difensore, che permette di “sparire” dal campo visivo del diretto marcatore, per avere un istante di vantaggio utile a liberarsi dal controllo e dettare il cross;
  • la strategia di gara prescelta. Molte soluzioni di cross e attacco porta possono essere codificate e ripetute in partita sulla base del piano gara preparato dall’allenatore.

I movimenti di preparazione

Nella foto A si può osservare come Cristiano Ronaldo, nel tragitto della palla verso il proprio compagno sulla fascia laterale, ricerchi un movimento di preparazione attaccando il centro dell’area per capire quelle che possono essere le intenzioni del possessore e soprattutto che spazi ci sono. Allo stesso tempo il suo posizionamento crea un dubbio al difensore centrale in quanto è sul suo lato cieco. Questa decisione gli concede un vantaggio, quello di poter scegliere guadagnando tempo sulla reazione conseguente del diretto rivale. Infatti, nel momento in cui (foto B) il diretto rivale del proprio compagno sulla corsia offre, allentando la propria pressione, la palla “dietro” a mezza altezza, Cristiano cambia direzione repenti­namente eludendo l’intervento di tutta la linea difensiva, attaccando la palla e facendo gol.

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