Passaggi in sequenza

Passaggi in sequenza

L’allenamento delle capacità tecniche attraverso sequenze di trasmissioni e ricezioni inseriti in un contesto simile a quello della partita.

Far vivere in allenamento ai nostri giocatori quante più situazioni ed esperienze possibili che possano ritrovare in partita permette loro di avere un bagaglio più ampio per risolvere le diverse problematiche che possono nascere durante una gara. Questo inciso sicuramente può ritenersi vero e in fondo è la base del gioco del calcio, ma è il tempo con cui un giocatore prende decisioni e agisce che stabilisce il suo livello di abilità / bravura. Inoltre, decidere e scegliere è solo uno step: il “come” e “con che qualità” gestire quanto accade in campo fa la differenza. È fondamentale, pertanto, fornire ai nostri giocatori tutte quelle competenze tecniche indispensabili per una corretta esecuzione dei gesti, sia con il piede dominante sia con quello debole. Infatti, è un errore condizionare una scelta di gioco a causa dell’incapacità di realizzarla tecnicamente.

ANALITICO O SITUAZIONALE?
Da sempre, ma in particolar modo negli ultimi anni, nel mondo del settore giovanile, vi è un’accesa diatriba tra i sostenitori delle esercitazioni situazionali e quelli che invece preferiscono l’analitico. Dove sta la verità? Chi ha ragione? Beh, forse entrambi. Infatti, il fatto che il calcio non sia una scienza esatta è uno di quegli aspetti che lo rende così speciale e che appassiona persone in tutto il mondo. E a proposito della domanda sopra indicata, dobbiamo considerare che nell’arco di 10-12 anni di settore giovanile è necessario formare i nostri ragazzi dalla A alla Z; è essenziale dare loro tutti quegli strumenti di carattere tecnico, tattico e motivazionale che li possono rendere il più completi possibile. Immaginate che ogni giocatore si presenti sui campi con uno zaino e l’allenatore, in ogni seduta, debba aiutarlo a riempirlo: ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno con una proposta diversa, più ricca, più complessa affinché il calciatore in partita possa estrarre dallo zaino stesso la scelta ideale al momento giusto per risolvere ciò che si trova ad affrontare. Tutto questo può succedere solo alternando e variando al massimo le proposte. Estremizzando, credo che lavorare unicamente sul situazionale consente di avere giocatori molto abili nel leggere le situazioni, ma avranno una tecnica sufficiente per gestire la palla individualmente e trovare le risposte a quella situazione che sono riusciti a “leggere” magari in anticipo? Al contrario, allenare solo con il metodo analitico ci permette di avere certamente una squadra con spiccate capacità ge- stionali dell’attrezzo, ma forse poco capace di comprendere velocemente la macro-situazione partita.

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