La costruzione del gioco

La costruzione del gioco

Una progressione di lavoro per la fase offensiva sviluppata in contesto situazionale. L’importanza di tracciare una strada nel percorso formativo di un giovane calciatore che tenga conto di diversi fattori.

Per identificare uno stile di gioco verso il quale indirizzare la propria squadra non bisogna soltanto tener conto delle proprie idee ed esperienze, ma è necessario valutare tutto quello che può incidere o aver inciso in passato su abitudini, comportamenti, convinzioni e profilo dei giocatori e dello staff.

Un mondo “imperfetto”
Giocatori abili tecnicamente, sostenuti da capacità condizionali di buon livello, intelligenti, dotati di personalità e disponibili alla crescita e all’apprendimento, sono quelli che ogni allenatore vorrebbe, ma spesso non tutti sono così. Lo stesso vale per l’ambiente di lavoro: la perfetta sinergia tra le persone e le varie “aree” che si relazionano coi giocatori, il rapporto tra aspettative di breve e di lungo periodo, la cultura e le abitudini personali di ciascuno rendono il contesto di lavoro “imperfetto” e lontano da tutti i modelli che potremmo immaginare.

Se a questo aggiungiamo che anche l’allenatore è imperfetto (c’è chi è sopraffatto dall’ego, chi ha paura nei momenti importanti, chi è impulsivo quando è sotto pressione, chi non ha la giusta carica emotiva…), potrebbe quasi risultare improprio proporre idee e contenuti che prescindano dall’analisi di tutto ciò. È però altrettanto vero che ciascun allenatore porta con sé un bagaglio di conoscenze maturate con l’analisi e l’esperienza e ha il dovere di dettare una linea tecnica per la costituzione della squadra e per il miglioramento dei giocatori. In particolare, nel settore giovanile, il percorso che riguarda la crescita dei giocatori è senz’altro il più importante e quest’ultima deve avvenire in ogni direzione: tecnico-tattica (nelle diverse fasi del gioco), fisica e mentale. Ci soffermiamo in questo articolo sull’aspetto tecnico-tattico, ben sapendo che il nostro intervento deve avvenire parallelamente da tutti i punti di vista, sempre in relazione al livello di maturazione del ragazzo.

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