Un nuovo inizio

Un nuovo inizio

Quali valori e concetti tenere presente quando ci si appresterà a pianificare la prossima stagione. C’è qualcosa che va oltre il calcio e, visto il periodo, non può essere dimenticato.

L’inizio è un qualcosa che porta con sè un miscuglio di emozioni variegate: l’eccitazione per affrontare o continuare un nuovo percorso, l’adrenalina pungente di rimettersi in gioco, la consapevolezza smaniosa di avere qualcosa da insegnare, la celata timidezza che ti secca la bocca e che a volte ti lascia senza parole, ma soprattutto quell’assordante batticuore che ci ricorda quanto sia genuino avere dentro di sè quell’io-bambino che si agita ed entusiasma di fronte all’attesa, all’aspettativa, alla speranza che la realtà sia come l’avevamo immaginata. “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere” recitava Gotthold Ephraim Lessing, importante esponente dell’illuminismo letterario e filosofico tedesco; frase poi ripresa da una nota pubblicità televisiva, che sintetizza magnificamente lo stato d’animo di noi allenatori nel momento in cui stiamo per scendere in campo coi nostri ragazzi anche solo per una semplice e quotidiana seduta. Stato emotivo che si amplifica sempre di più all’inizio di ogni nuova stagione. Non posso nemmeno immaginare che esplosione di sentimenti proveremo quando ci daranno la possibilità di vedere concretamente il prossimo inizio. Ecco dunque il motivo per cui dobbiamo dedicare molta cura e attenzione nel programmare una nuova annata, nel definire nei dettagli quali siano i nostri obiettivi.

Per una volta nella vita siamo stati obbligati a rallentare i ritmi, a uscire dal vortice degli impegni che ci guidava per inerzia all’appuntamento successivo, il più delle volte frastornati, poco lucidi e a volte scocciati, disinteressati, ad- dirittura negativi, incapaci di gustare il presente. Cogliamo dunque questa occasione, prendiamoci il tempo per riflettere, mettiamo sul piatto della bilancia i pro e i contro e troviamo il coraggio di ascoltare le “farfalle nella pancia”, lasciandoci alle spalle quella classica frase: “Si è sempre fatto così”.

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