Le basi della motricità

Le basi della motricità

L’apprendimento e il consolidamento degli schemi motori di base attraverso esercizi di pre-acrobatica e non solo.

Immaginiamo per un attimo di essere degli ingegneri: ci è stato affidato il compito di costruire un palazzo di dieci piani. Un compito impegnativo, ma ci rimbocchiamo le maniche e iniziamo le nostre valutazioni. Innanzitutto, faremo uno studio geologico per capire le caratteristiche del terreno su cui edificheremo. Una volta svolto questo esame, sceglieremo il materiale più opportuno per costruire le fondamenta, in virtù dell’obiettivo che intendiamo raggiungere. Trattandosi di un palazzo piuttosto alto, sarà necessario optare per delle fondamenta solide e robuste, che possano sostenere tutti i piani. Ecco, il lavoro di chi si occupa dei giovani a livello sportivo si potrebbe paragonare a quello dell’ingegnere, naturalmente con le dovute attenzioni. È necessario comunque partire dall’approfondimento delle peculiarità e delle caratteristiche delle diverse fasce d’età con cui il tecnico lavorerà, dalle fasi di accrescimento e da quelle sensibili. È quindi essenziale conoscere il gruppo e il singolo, attraverso delle valutazioni sulle diverse sfere che compongono l’atleta (fisica e motoria, tecnica e tattica, psicologica e cognitiva).

Per agire al meglio, poi, occorre sapere che:
– un processo pluriennale di formazione sportiva giovanile deve prendere in esame gli effetti di una preparazione multilaterale di base;
– si parte da un processo di multilateralità di base, per orientarsi poi gradualmente alle caratteristiche sport-specifiche;
– stabilire cosa allenare in un giovane calciatore non può prescindere dal suo grado di maturazione biologica. Questa, infatti, spesso non corrisponde con l’età anagrafica dell’allievo.

L’IMPORTANZA DI UNA PREPARAZIONE MULTILATERALE DI BASE
Per formazione multilaterale si intende la strutturazione più ampia di tutti gli schemi motori di base (SMB) disponibili nella motricità di un bambino. Per gli arti inferiori, gli SMB sono, ad esempio, camminare, correre e saltare. Per quelli superiori abbiamo afferrare, lanciare, prendere. Per il tronco o corpo propriamente detto sono rotolare, strisciare, arrampicarsi (tratto da “Le Linee Guida della Scuola Calcio FIGC”).

DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALLE ABILITÀ TECNICHE
L’evoluzione della motricità di base permette di inserire nella pro- grammazione delle attività elementi motori più orientati alla disciplina specifica. Il concetto di multilateralità deve gradualmente orientarsi alle caratteristiche motorie dello sport. Accentuando gli elementi della motricità specifica, sarà possibile quindi strutturare, anche se in forma ancora approssimativa, le abilità tecniche del gioco.

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